“NOVE SON LE COLONNE DUE LE STELLE” BQB Gallery

ESPOSIZIONI - febbraio 23, 2016 - 0 Comments

Il BQB Gallery
Via di Panico, 23 – Roma 
presenta 
“NOVE SON LE COLONNE DUE LE STELLE” 
dal 04 marzo al 04 maggio
a cura del BQB e Vincenzo Mazzarella

Inaugurazione venerdì 4 marzo 2016, dalle ore 18.30
martedi-domenica ore 18.30 / 24.00

Una mostra, una certezza per festeggiare Dominot in un luogo unico, il suo luogo di nascita. Qui abbiamo visto esibirsi Dominot tutti i giovedi che, come un acrobata mago sul bancone del bar, lo ha trasformato come per magia in un bistrot, in un’atmosfera ormai lontana dai nostri tempi che tendono a dimenticare il piacere di uno spettacolo che si può toccare con mano.
Il cavallo da giostra, i tulle, le perle, i lustrini, una voce che vibra Edith Piaf ed altri noti personaggi sempre vivi nei suoi dolci ricordi di vita. Personaggio non solo di immagine ma personaggio che ha vissuto la vita in bianco e nero lungo i muraglioni notturni del Tevere, antico marinaio, ultimo sul genere. 
La sua venuta non chiude con la sua ascesa al cielo ma continua nel ‘Baronato Quattro Bellezze’. 
Gli artisti intrigati e con lo sguardo puro hanno voluto rendere omaggio ad un’idea. 

Nove son le colonne
  
Paolo BIELLI - La Maga di Piazza Navona
Riccardo DE ANTONIS – Maria LULU
Claudio DI CARLO - DOMINOT
Pasquale Nero GALANTE - Vinicio DIAMANTI
Dino IGNANI - Michael ASPINALL
Laura PALMIERI - Franco CARACCIOLO
Ascanio RENDA - Giò STAIANO
Eros RENZETTI – Giorgia O’BRIEN
Naoya TAKAHARA – Carla LA SANGUINARIA

due le stelle

Stefano DI STASIO - Vincenzo MAZZARELLA
Lino FRONGIA - Paolo POLI

Volendo descrivere come esempio l’ Opera dedicata alla famosa maga magò di Piazza Navona, l’artista interpreta togliendo, graffiando la superficie dello specchio-plex, per far apparire l’ immagine arcigna che con voce stridula attrae l’attenzione; una maga triste. Forse per ironia della sorte uccisa accoltellata proprio la notte di capodanno come da brava mestierante aveva predetto. Omicidio per amore visto che nulla è stato trafugato nel suo appartamento, nemmeno i famosi due milioni di lire che aveva in tasca arrotolati insieme ad un assegno di tre milioni di lire firmato Moana Pozzi.
La parte centrale della superficie a specchio è offuscata da un’ immagine sovrastante e movibile sottilmente diabolica, incisa con taglierino, svuotando gli occhi e le labbra, di un giovane assassino dallo sguardo vitreo che ossessionatamente forse per amore o forse per odio si è divertito a trafiggerla.
Dietro la sfera di cristallo o palla natalizia il suo sguardo invecchiato che non ci guarda suggerisce un’ addio.
Certo il mistero c’è e reso ancora più evidente in questa opera realizzata dall’ artista romano Paolo Bielli (Ring).

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