Paolo Bielli – Antonio Veneziani

CRITICA - novembre 2, 2017 - 0 Comments

Polvere

Un Killer si nasconde dentro ciascuno di noi, come la polvere in annida ovunque.
Non serve quindi essere puliti, perfetti, borghesemente irreprensibili, anche così la polvere ci invade. Ma forse per estirparla dall’animo e dal cuore dal sangue e dal cervello, si può seguire Paolo Bielli che con i suoi quadri pieni di coltelli e di puntine, ferisce per evidenziare la parte sensibile di ciascun essere umano. Il giovane artista ci riporta all’infanzia per giocare i crudeli giochi liberatori che sanno coniugare carne e spirito, sesso e cervello.
Le “tappezzerie” del Bielli sono mappature di un sogno liberatorio che solo l’arte può ancora perseguire; sono la “segnatura” dell’inorganico nell’amore odierno. E proprio l’artista, immerso nei detriti della vita, da vero ricercatore del sogno liberatorio, costruisce percorsi di sangue e materia grigia, e da bravo lanciatore di coltelli fa centro, immergendosi e facendosi sommergere da eros.

Antonio Veneziani

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