sapone- paolo bielli

CRITICA - dicembre 13, 2021 - 0 Comments

La storia dell’arte è costellata di episodi non molto edificanti sin dagli albori delle manifestazioni artistiche. Infatti, una minaccia si insediava ogni qual volta si creava un’opera artistica, cioè che prima o poi qualcuno la copiasse. Non è cosa rara trovare un’opera uguale o simile a quella originale, che magari sarà venduta a caro prezzo.

Per l’appunto passeggiando per Roma mi è capitato di vedere dei manifesti affissi al muro che mi ricordavano “Dal Bello” opera di Paolo Bielli un artista romano che nel 2005 fece la mostra intitolata “Sapone” alla galleria Monserrato arte 900 di Vincenzo Mazzarella a Via Monserrato nel centro di Roma. Con grande stupore, visto il tempo trascorso, erano li davanti a me e, in mala fede, pensai fossero delle copie. Con grande stupore notai che la firma posta in calce corrispondeva proprio a Paolo Bielli che al telefono mi confermò essere le sue. Un caso al contrario: le opere non sono copiate ma sono degli originali dell’autore che le ha inventate. Un caso buffo per me che credevo di vedere l’ennesimo plagio ma non lo è stato per Paolo Bielli che mi ha riferito che un altro artista ne aveva fatte di simili usando la stessa tecnica, l’effetto spray che tanto caratterizzano queste opere.

“Sapone” è un idea accattivante, a suo tempo assistetti anche alla performance, dove per certi versi Paolo Bielli superava se stesso come efficacia scenica rispetto a quei visi da lui rappresentati su carta, una sfortuna per chi non è riuscito a vedere quella mitica performance. Ma sentiamo cosa mi ha detto l’artista Paolo Bielli al telefono: << Ho cominciato negli anni 80 mentre sfogliavo riviste di moda a deformare sfigurando con bombolette spray i volti bellissimi di modelli e modelle delle pubblicità di profumi, cosmetici e abiti di moda. Andando a creare un nuovo tipo di bellezza e non quella imposta dal mercato per attirare e vendere. Non sono contrario alla bellezza come perfezione, il mio é un gioco ironico per rovesciare quello che tanto ci attrae e restituire con pochi gesti opere conturbanti ed inquietanti, meno da capogiro ma sicuramente arricchite di mistero. Sono l’unico che ha pensato ad una operazione del genere e già dalla seconda metà degli anni 90 ho cominciato ad intervenire sulle tavole dei profumi e cosmetici che possiamo ammirare nelle vetrine dei negozi…. e finalmente nel 2004 ho avuto la possibilità di esporre due di questi lavori partecipando ad una collettiva nel giorno della notte bianca. Mentre nel 2005 ho realizzato la mia prima personale dal titolo “Sapone” nella medesima e mitica Galleria Monserrato Arte 900 di Roma. Già dopo un paio di anni, qualcuno a pensato bene di appropriarsi ingiustamente di questa mia piccola genialità facendola sua. Plagio? Direi proprio di si. Però oggi ho voglia di svelare mostrando parte di questi primi lavori rimasti nel cassetto, quindi inediti. Visto il periodo confuso ed offuscato da questa pandemia che tutto sembra mescolare tra lo smog di Roma che confonde il bene col male, ma che a volte ci restituisce un po’di verità>>

Non è bello sentire cose del genere indipendentemente che sia un amico o no, usare idee degli altri per ottenere successo è molto truffaldino. Penso che non sono pochi gli artisti che si vedono defraudati di un’ idea e ciò dispiace.

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