PAOLO BIELLI “IL VOLTO INFORME DEL SILENZIO”

CRITICA - maggio 20, 2009 - 0 Comments

 


 

Ampie stesure di colore, macchie primordiali e colature che creano illusioni. Informe e inquieta, la più recente produzione pittorica di Paolo Bielli mette un punto al lungo periodo di ricerca sull’immaginario pericoloso dei coltelli che ha impegnato l’artista negli ultimi anni. Dopo averli ricoperti e inglobati nella materia pittorica, ora i coltelli spariscono.

Non muta lo scenario di riferimento, che è lo spazio domestico e il tema della casa. Il respiro dell’artista si scontra con una dimensione ristretta di pareti, stoffe, carte da parati. Su queste superfici si allargano macchie terree, gravi di materia. Come superfetazioni mostruose, muffe, dilaganti polluzioni senza razionalità, i colori si versano e ricoprono i problemi del con-viversi, le ansie del quotidiano. Un addentrarsi nella materia, un farsi presente dell’io, un appiglio contro la smaterializzazione del contemporaneo…

Sopravvive, flebile legame con un recentissimo passato, solo una traccia dolorosa del passaggio dei coltelli: una tela con uno sfondo di stoffa scozzese, impiegata in una performance, porta segni di distruzione, ferite, stimmate di una passione immersa e consumata nel quotidiano, nel piccolo calvario domestico, senza eroismi e forse senza redenzione.

È tempo, ora, di fare silenzio, asciugare le voci sbavate in questo deserto di desolazione e assurdità che è il volgere dei giorni, per ritrovare forse una scintilla di senso. Silenzio: per attutire la realtà, zittirla, mettere il volume al minimo, sbiancare i rumori. I fantasmi ci rimboccano le coperte. Il pittore-killer si addormenta, ma non sogna. Non per immagini. Ci invita a toccare con mano la ruvida materia del sonno, ad assaggiare un pezzo del suo limbo.

Francesco Paolo Del Re

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